L'Armonia di Dio!

Il Suo Amore ha suoni armonici tanto vari quanto potenti. per sentirli, bisogna vivere in sintonia costante e profonda con Lui.
Allora la sinfonia si sviluppa in variazioni molteplici nell'intimo del cuore che canta all'unisono con il Suo.
La voce della persona che sta cantando è fervore di santo amore! Dedicare a Dio
L'intimità con Lui non stanca e non affatica mai.
Chiamiamolo con fede e fiducia, e ritroveremo il seguito della melodia interiore.



mercoledì 17 settembre 2008

Anime...amate l'Amore


Che meraviglia
lasciare che
l'Amore prenda possesso
della mia anima...
lasciarmi abbandonare
solo alla Sua volontà...
infiammandomi il
cuore completamente...
sentire la soavità
e la dolcezza della
Sua Presenza.
Svegliarmi al mattino
e sentire una grande
gioia nel cuore
solo perchè con me
si è svegliato anche l'Amore...
il sole splende
ed è così bello sentirne il calore...
e anche se è
ricoperto dalle nubi...
non importa...
l'Amore non può non
donarmi comunque
il suo calore...
tutti i giorni...
e la notte...
che meraviglia la notte!...
quando nel mio letto...
mi sento riscaldare da Lui...
e mi sento avvolta
fra le sue braccia...
so che più nulla
potrà capitarmi...
perchè Lui
con i suoi angeli
veglia il mio sonno...
resterà in ascolto
del mio respiro
e del battito del mio cuore...
fino al nuovo giorno...
fino a quando...
i miei occhi non si apriranno
ancora una volta
alla vita e
al Suo Immenso Amore!

1 commento:

Anonimo ha detto...

"FECI AL MIO CANTO UN MANTELLO COPERTO COI RICAMI DELLE ANTICHE MITOLOGIE,DAI PIEDI FINO AL COLLO,MA GLI SCIOCCHI LO PRESERO PER LORO, LO INDOSSARONO DAVANTI AGLI OCCHI DEL MONDO,QUASI CHE LORO LO AVESSERO CUCITO.CANZONE,LASCIA PURE CHE SE LO TENGANO,PERCHE' CI VUOL PIU' CORAGGIO A CAMMINARE NUDI.VAGANO,CON I PUGNI NELLE TASCHE SFONDATE ED IL PASTRANO RIDOTTO ORAMAI AD UN'IDEA.VAGANO SOTTO IL CIELO,MUSA,ERO UN TUO FEDELE. I MIEI CALZONI(GLI UNICI)ERANO TUTTI STRAPPATI.L'ORSA MAGGIORE ERA IL MIO SOLO ALBERGO.LE MIE STELLE FRUSCIAVANO DOLCEMENTE NEL CIELO.LE ASCOLTAVO,SEDUTO SUL BORDO DELLA STRADA NELLE MITI SERATE DI SETTEMBRE,E SENTIVO LA RUGIADA SUL MIO VISO COME UN VINO GAGLIARDO.E,VERSEGGIANDO IN MEZZO ALLE OBRE FANTASTICHE DELLA NOTTE;COME FOSSERO LIRE,IO TIRAVO GLI ELASTICI DELLE SCARPE FERITE,CON IL PIEDE ACCANTO AL CUORE E CON IL TUO VOLTO IMPRESSO NEL MIO."