Cantare con le parole facendo seguire le opere è un frutto inenarrabile. Colui che canta a Dio e fa ciò che canta, canta con lo spirito e canta anche con la mente (cif 1Cor 14,15); dice quello che fa e fa quello che dice. Vedendo questo, il nemico avversario del mondo ritorna indietro ed è respinto in basso; rimane prostrato sotto i piedi dei figli di Dio, e non ha alcun dominio, perchè non trova alcun adito per entrare.La porta del cuore è chiusa....Noi germe della Chiesa, noi che siamo uniti al Verbo in una specie di nuova concezione, rendiamoci conto di cosa stiamo cantando, di ciò che diciamo nel canto, di colui al quale il nostro canto viene rivolto.
Cosa stiamo cantando? Il Canto Nuovo!...
Creati di nuovo in Cristo e liberati dall'invecchiamento del primo uomo, cantiamo il canto nuovo, il canto che fa raccontare i miracoli compiuti da Cristo nel liberarci: Ci ha liberati dall'invecchiamento!
Quando cantiamo e salmeggiamo con i nostri cuori al Signore...quando con voci non in contrasto con le voci del cuore facciamo tutto a gloria del Dio che opera tutto in tutti...quando facciamo tutto questo con quel fervore di spirito per cui l'anima nostra viene lodata nel Signore...
siamo uguli a quelli che sanno stare in guardia contro le astuzie e le insidie del tentatore e sanno respingere ed estinguere i suoi dardi infuocati con lo scudo della Fede!
Nessun commento:
Posta un commento