L'Armonia di Dio!

Il Suo Amore ha suoni armonici tanto vari quanto potenti. per sentirli, bisogna vivere in sintonia costante e profonda con Lui.
Allora la sinfonia si sviluppa in variazioni molteplici nell'intimo del cuore che canta all'unisono con il Suo.
La voce della persona che sta cantando è fervore di santo amore! Dedicare a Dio
L'intimità con Lui non stanca e non affatica mai.
Chiamiamolo con fede e fiducia, e ritroveremo il seguito della melodia interiore.



giovedì 24 febbraio 2011

Ciao Anima bella!

Quel piccolo fiore rosso che insieme cogliemmo nel pascolo erboso...è nel mio cuore per l'eternità!

Un Amore che...non conosce ostacoli.

Per natura siamo sempre pronti a 'mitigare' la profondità ed ampiezza che Dio ha dato alle virtù, a cominciare dall'amore. Per la nostra natura così debole e limitata, ci lasciamo prendere dagli eventi e seguiamo le inclinazioni della nostra sensibilità o istintività, sempre pronte a cedere. Gesù non fa sconti, e non poteva farli, per la natura stessa delle virtù, che chiedono di 'andare oltre' le nostre passioni.
nell'Antico Testamento Dio ci avverte tramite Mosè:

"Parla alla comunità degli Israeliti e ordina loro: 'Siate santi, poiché il Signore è Santo. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono il Signore". (Lv. 1, 17-18)

Gesù va oltre questa norma. Scrive l'evangelista Matteo:
"Gesù disse ai suoi discepoli: 'Avete udito ciò che fu detto: 'Occhio per occhio, dente per dente: ma Io vi dico, di non opporvi al malvagio; anzi se uno vi percuote la guancia destra, tu porgigli anche la sinistra; e a chi ti vuole chiamare in giudizio, per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. Avete inteso che fu detto: 'Amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico: ma Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siete figli del Padre vostro celeste che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito ne avrete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date un saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli.
Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli".(Mt. 5, 38-48)


Specchiamoci quindi sull'esempio del Padre nostro che è nei cieli. Se c'è Uno che non si è mai sognato di fare del male agli uomini, è proprio Dio, che ci ha creati per farci partecipi della Sua stessa Beatitudine.
E se c'è Uno che avrebbe tutte le ragioni per punire il male che riceve le disubbidienze, le ribellioni, i rifiuti che continuamente ripetiamo con i peccati, l'indifferenza, sarebbe proprio e solo il Signore. Ma il Padre non si lascia fermare dai nostri rifiuti, resta per nostra consolazione fedele al Suo Amore. Non rinnega mai chi ha creato per amore, perché Lui, nella Sua Essenza, è Amore. Neppure ci abbandona quando noi Gli voltiamo le spalle. Anzi, non finisce di colmarci delle Sue tenerezze, come fa un padre e molto più di un padre verso un figlio che, con il suo errore, si trova maggiormente in pericolo, ossia indirizza, ogni sforzo d'amore per far capire al figlio che con le sue scelte sbagliate può perdersi e allontanandosi non potrà più godere neppure del Suo stesso Amore.
Quando si ama veramente come ci amano le nostre mamme o i nostri veri amici non ci si lascia mai prendere da altri sentimenti contrari o contrastanti. L'amore vero non conosce confini, limiti o avversità.
Noi cristiani, in famiglia, nell'ambiente di lavoro, in ogni ambito in cui viviamo, dovremmo essere coraggiosi testimoni del 'saper andare oltre' le offese e il male: questa è la via per 'piegare' i cuori duri. Non è facile, ma è la sola via della pace: una via che è dono della generosità del cuore. Invece di vedere nel nostro simile l'estraneo, il rivale, l'antipatico, il nemico, dobbiamo abituarci a vedere l'uomo, che vuol dire, un essere pari al nostro, degno di rispetto, di stima, di assistenza, di amore, come a noi stessi.