L'Armonia di Dio!

Il Suo Amore ha suoni armonici tanto vari quanto potenti. per sentirli, bisogna vivere in sintonia costante e profonda con Lui.
Allora la sinfonia si sviluppa in variazioni molteplici nell'intimo del cuore che canta all'unisono con il Suo.
La voce della persona che sta cantando è fervore di santo amore! Dedicare a Dio
L'intimità con Lui non stanca e non affatica mai.
Chiamiamolo con fede e fiducia, e ritroveremo il seguito della melodia interiore.



mercoledì 9 marzo 2011

Tempo di conversione....

Signore oggi… tu ci inviti a guardare dentro noi stessi e..di avere il coraggio d’ invertire la nostra rotta verso la tua Via.
cos’è una vera conversione Abbà? ... abbiamo veramente capito cosa significa cambiare totalmente la nostra vita…

i pensieri e... i nostri cuori?
Noi…che ci crediamo sempre migliori degli altri!
Noi….che abbiamo l’arbitrio di sentirci liberi e senza peccato..
Quando parlasti a Mosè sul monte Oreb, ti Manifestasti in una fiamma in mezzo a un roveto (Es. 3,2) un fuoco che bruciava ma non consumava. Così è la Tua Parola Abbà, brucia le nostre vite senza distruggerle, ci fa provare inquietudine ma non ci annienta, è fuoco che si fa Parola viva e ci tocca in fondo al cuore, è quel fuoco ardente dentro di noi che ci fa invertire la rotta, che ci fa desiderare di lasciare una strada buia dove non porta a nulla se non alla disperazione della solitudine nell'anima. Il Tuo fuoco ci nudifica, ci fa rendere conto quanto siamo nulla senza la Tua presenza, senza il Tuo sostegno, senza il Tuo amore. Tu sei nostro Padre premuroso e attento, osservi le nostre miserie e, non sei indifferente al nostro grido d'aiuto, sei sempre vicino a noi con le tue braccia aperte pronto ad accogliere ogni tuo figlio bisognoso di tutto il Tuo Immenso e Grande Amore.

lunedì 7 marzo 2011

Piantala con i lamenti....

Anima....la pianti di lamentarti delle cose che non vanno in te e negli altri? del fatto che non cambierai mai...o che sarà impossibile farlo? Sei in cammino... E quando sei in cammino specie in montagna...viene fuori l'alpinista che è nel tuo DNA...ti capita di sudare, di avere il fiatone, di sentire i muscoli delle gambe irrigiditi, muscoli di cui ignoravi l'esistenza.! Allora fermati, dissetati, asciugati la fronte, e riparti...Quando finirai la scalata ...sulle Alte Vette troverai L'Amato che ti aspettava dall'Eternità per abbracciarti e...sollevarti da tutte le tue fatiche!

La Parola di Dio, seme di santità!

"Mosè parlò al popolo dicendo: 'Porrete nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno, e le terrete come un pendaglio fra gli occhi.
Vedete, io pongo oggi davanti a voi una benedizione e una maledizione: la benedizione se obbedite ai comandi del Signore vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione se non obbedite ai comandi del Signore vostro Dio e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto". (Dt. 11. 18-28)
Sappiamo tutti che il Signore ci ha concesso l'uso della parola, ma anche la libertà di scegliere se comunicare il bene o il male, l'amore o l'odio, la verità o l'errore. Lascia a noi, alla nostra libertà, la scelta, che dipende, quindi, dallo stato della nostra coscienza.
I Santi, che avevano davvero la regola del buon uso della parola, la usavano in abbondanza per parlare con Dio e, se chiamati dall'amore, per comunicare verità e bontà al prossimo. Vediamo tutti come oggi il mondo sia sommerso dalle parole: un chiasso che tante volte infastidisce. Dalle TV che ne sono un fiume ininterrotto, giorno e notte, al nostro chiacchierare che il più delle volte contiene poco o nulla che faccia bene.
Basta assistere, tante volte, ai dibattiti: un tale intersecarsi di parole che alla fine non capisci neppure quello che viene detto... tanto meno se porta con sé qualcosa di buono, senza considerare quando arrivano solo le invettive di chi urla di più. Credo che sì parli troppo e, di buono, si comunichi poco, in famiglia e tanto meno nella società, dove ci augureremmo tutti penso che i nostri politici parlassero di meno e operassero di più il bene della comunità. Ma, purtroppo, non è così. Abbiamo assistito ad alterchi infiniti, su fatti di singole persone, mettendo in disparte il bene pubblico.
In famiglia, un tempo, quando non c'era la TV, trovava molto spazio la discussione, il parlarsi, e tutti sappiamo che il dialogo è il sale che dà senso allo stare insieme. C'era spazio anche per la preghiera. Come non ricordare le sere in cui tutti ci si trovava per parlare del giorno appena trascorso....
Un tempo che oggi è riempito dalla TV, da Internet, strumenti di comunicazione di massa importanti, sicuramente, ma di poco aiuto per lo sviluppo sano delle relazioni interpersonali o come crescita di civiltà e bene dell'anima, che è la cosa più necessaria per la vita. Quasi a sfuggire da questo chiasso pericoloso ma... è una vocazione particolare alcuni scelgono una vita di contemplazione e silenzio, per fare spazio solo a Dio nella preghiera, nello studio, nel lavoro manuale. Sono una testimonianza ed un richiamo per tutti.
Si parla troppo e si combina poco per la vita: proviamo dunque a dare più spazio al silenzio e ad avere il controllo della parola, in modo che nulla sfugga di inutile e tantomeno di offensivo, ma se possibile, tutto contenga verità e amore.
Come farebbe bene tanta gente a tacere... e d'altra parte, come sarebbe necessario che chi ha del bene da comunicare parlasse! Così dice il Vangelo:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 'Non chiunque mi dice: Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: 'Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e caccialo demoni nel tuo nome, e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti, allontanatevi da me, operatori di iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, e simile ad un uomo saggio che ha costruito la casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti, e si abbatterono su quella casa ed essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile ad un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande". (Mt. 7, 24-27)
Sono due gli aggettivi che Gesù usa per distinguere chi sa veramente ascoltare la Parola, seminarla come buon seme perché porti frutto, e chi invece l'affida alla superficialità: saggio e stolto... compito di ciascuno di noi decidere, in coscienza, dove schierarsi.
La regola giusta è sapere, a volte, nel silenzio, ascoltare e coltivare.
Gesù è il Signore Alleluia!