
Non sono
né un artista
né un poeta.
Ho trascorso
i miei giorni
scrivendo e dipingendo,
ma non sono
in sintonia con
i miei giorni
e le mie notti.
Sono una nube,
una nube che si confonde
con gli oggetti,
ma ad essi mai si unisce.
Sono una nube,
e nella nube è
la mia solitudine,
la mia fame e
la mia sete.
La calamità è
che la nube,
la mia realtà,
anela di udire qualcun'altro
che dica: "Non sei solo
in questo mondo
ma siamo due... insieme,
e io so...
chi sei tu".
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